Da qualche parte nel South Side di Philadelphia, ultimi giorni della Guerra di Magnus...
"TENETE LE POSIZIONI!"
L'ordine rimbalza in ogni communicator, su ogni frequenza.
Viene ruggito con una nota di disperazione che perfora i timpani di tutti i Night Soldiers.
Viene ripetuto e ritrasmesso ciecamente, per fare in modo che nel caos della battaglia tutti sappiano qual è l'unica direttiva da seguire.
Tenere la linea. Difenderla ad ogni costo. O altrimenti, sarà un massacro.
Una folla di civili si è rifugiata in un bunker sotterraneo messo a disposizione dall'esercito per proteggere la popolazione dagli attacchi degli invasori alieni.
E ora, mentre le truppe regolari, assieme alla Force e alla Fenice, stanno passando all'offensiva, l'esercito di Magnus ha deciso di portare lo scontro sul terreno.
In quel quartiere della città, gli alieni hanno costretto l'esercito ad arretrare. Molti civili sono stati evacuati in settori più sicuri.
Ma quel bunker è rimasto tagliato fuori, e non ci sono rinforzi per tentare di salvare quelli che sono rimasti dentro.
Tranne i Night Soldiers. Schierati, per una volta, con la Force ed il governo contro il nemico comune.
"TENETE LE POSIZIONI!"
Ci sono tutti. Nessuno è rimasto indietro, stavolta. Chiunque possa essere minimamente utile in uno scontro è stato schierato.
Retribution combatte in prima linea, con la sua power shell, ma in qualche raro momento di pausa può vederli mentre affrontano le orde di mostri che gli vengono scagliati addosso.
Può vedere per esempio
Revenant, non troppo lontano da lui. Che, posseduto da un'entità sovrannaturale, fa letteralmente a pezzi gli alieni.
Assieme a lui,
Climber, che con la sua agilità da aracnide può spostarsi velocemente da una parte all'altra dell'esigua linea dei Soldati, andando a rinforzare un fianco sul punto di crollare.
Anche
Calcifer non sta mai fermo: il pirocineta è una presenza costante e bruciante sopra le loro teste, e provvede a carbonizzare chiunque osi avvicinarsi troppo.
Più indietro, avvista
Hecate, che tiene a distanza i nemici con la sua pistola laser e, se necessario, usa delle lame d'osso che gli spuntano dalle nocche per trafiggerli.
Nella linea dei tiratori,
Bvrnout coordina i telecineti: automobili, tir, cabine telefoniche, qualunque cosa può diventare un proiettile mortale.
Infine, c'è
Scout, la loro leader, che li coordina e cecchina con il suo revolver i mostri che hanno la sfortuna di entrare nel suo raggio di tiro.
Ce ne sono molti altri, di Night Soldiers, venuti da altre cellule della città. E anche vecchi amici.
Longshot, Nemesis, Sheriff, Satine... Le perdite sono ingenti, ma anche gli alieni stanno soffrendo. I cadaveri iniziano ad ammucchiarsi attorno a loro. I Night Soldiers ancora in piedi sono sporchi di sangue, esausti... ma vivi. E pronti a combattere fino alla fine.
Il rumore di un'arma ad energia aliena riporta bruscamente Retribution alla realtà. Il colpo lo raggiunge ad un fianco e danneggia una piastra della sua corazza nera, mozzandogli il fiato. La shell risponde al fuoco, con una cannonata laser che centra in faccia l'invasore.
Vedendolo barcollare, altri due alieni si fanno sotto in mischia. Retribution impugna la sua ascia da battaglia a due mani, e con un colpo orizzontale potenziato dai pistoni sulle braccia dell'armatura, stacca di netto la testa mostruosa del nemico. Si scopre però all'attacco del secondo, che lo ferisce con i suoi artigli ad una gamba. Il vigilante urla di dolore, ma riesce a girarsi e ad atterrare l'aggressore con una spazzata. A terra, il mostro gli grida qualcosa di incomprensibile nella sua lingua aliena. Forse qualche insulto. O forse, chiede pietà. Che Retribution gli concede prontamente. Nella forma di un piede pesantamente corazzato, che con un pestone potenziato gli sfonda il cranio schizzando materia cerebrale e sangue dal colore improbabile da tutte le parti.
Retribution respira affannosamente, appoggiandosi al manico della sua ascia per riprendere fiato. Il colpo al fianco di prima deve essere stato più grave del previsto, e solo l'adrenalina dello scontro gli ha fatto ignorare le ferite.
Ma non si può riposare troppo a lungo. Non nel bel mezzo di una battaglia.
Un alieno particolarmente grosso e minaccioso (forse una specie di comandante), armato di quella che sembra un'ascia fatta di qualche strano materiale organico, è riuscito a sfondare il perimetro.
Si è fatto strada fino alle seconde linee. E ha abbattuto Scout, con un singolo colpo della sua arma.
Si sta apprestando a finirla.
Retribution non sente neanche il ruggito di frustrazione e di rabbia che emette, quando scatta in avanti per salvarla. La sua power shell, equipaggiata di una IA perfettamente interfacciata neuralmente con il pilota, comprende il suo comando silenzioso, ed attiva il sistema di propulsione integrato. Il vigilante copre rapidamente la distanza, ed a mezz'aria vibra un fendente con la propria ascia, alla spalla destra del mostro.
Che non sembra accusare. Però viene distratto dalla nuova minaccia. Il primo obiettivo di Retribution è stato raggiunto: attirare la sua attenzione, sviandola da Scout. E' stato facile.
Secondo obiettivo: sopravvivere. Sarà dura.
L'alieno sfrutta lo slancio del vigilante per punirlo: lo afferra per una gamba, e come se fosse una marionetta inizia a sbatterlo furiosamente contro l'asfalto. Ovunque, frammenti di pietra e di piastre metalliche.
Retribution ha appena il tempo di sparargli un colpo con il laser, d'istinto. Il colpo lo raggiunge al braccio, facendo gridare in maniera orribile l'alieno.
Questo l'hai sentito almeno, stronzo.
Ora però la power shell è a terra. La voce soavemente gentile di Sally, la sua IA, lo informa che almeno il 75% dei sistemi è surriscaldato o danneggiato. E l'alieno incombe su di lui.
Non ha nemmeno il tempo per pensare. L'ascia del mostro lo raggiunge al torace. Le ultime piastre della shell vengono sfondate, e l'arma gli lacera la carne, squarciandogli il petto dalla spalla destra fino almeno al ventre.
Il dolore è... semplicemente indescrivibile. Retribution non si rende nemmeno conto di stare urlando. Sta piombando in uno stato di incoscienza... o forse, sta solo morendo. E' solo grazie all'ultimo strato protettivo della sua corazza che non è morto immediatamente.
E' proprio l'alieno a riportarlo tra i vivi, almeno temporaneamente. Ruggisce furioso, cercando di liberare la propria ascia da ciò che resta della corazza della shell. Con i propri movimenti, lacera ancor di più la carne dell'uomo, ed il dolore lo sveglia.
Retribution potrebbe accettare il fatto di essere condannato, e rimanere fermo ad aspettare la propria morte. Potrebbe semplicemente arrendersi.
Invece alza il braccio, tremando per lo sforzo, ed aspetta che la faccia dell'alieno sia abbastanza vicina.
La cannonata laser becca il mostro in testa, bruciandogli quello che forse era il muso. Il colpo è talmente potente da fargli schizzare la testa all'indietro, buttandolo a terra. Urla e ruggisce di dolore e di rabbia, si dimena e si contorce. E dopo un po', smette.
Retribution non sa se sia morto grazie al suo ultimo attacco, o sia arrivato qualcun altro a finirlo. Inizia semplicemente a vedere solo buio attorno a sè.
Però le ultime parole che sente, lontane ed ovattate, gli regalano un certo senso di soddisfazione, prima dell'oblio e dell'oscurità.
"PRENDETE IL SUO POSTO! E TENETE LE POSIZIONI! SI RITIRANO!"